Il Museo dello Sbarco di Anzio è stato inaugurato il 22 gennaio 1994, in occasione del 50° anniversario dello sbarco, su iniziativa dell'associazione "Centro di Ricerca e Documentazione dello Sbarco e della Battaglia di Anzio – ODV".È ospitato in una delle sale della storica Villa Adele, risalente al XVII secolo, situata a breve distanza dalla stazione ferroviaria e dal centro cittadino. Il Museo si articola in quattro sezioni dedicate alle principali forze che si sono fronteggiate ad Anzio: la sezione Americana, Britannica, Tedesca e Italiana. Ogni sezione ospita uniformi, armi, decorazioni, documenti, piani di battaglia, fotografie di veterani e oggetti di uso quotidiano, tutti rigorosamente autentici.
Il Museo dispone inoltre di una fototeca, una nastroteca, una biblioteca e un’emeroteca. La collezione è ulteriormente arricchita da bandiere, stampe d’epoca, motoveicoli e altri reperti, con continui ampliamenti resi possibili dalle donazioni provenienti da altri musei, associazioni di veterani e privati cittadini delle nazioni coinvolte nel conflitto.
Numerosi reperti provengono dai fondali marini di Anzio, dove a varie profondità si trovano ancora aerei, mezzi da sbarco, navi da guerra e da carico, affondate spesso con gran parte del loro equipaggio. Tra queste, si segnalano in particolare il cacciatorpediniere britannico Janus (affondato con 158 uomini), l'incrociatore Spartan (con 46 uomini morti e 42 feriti) e la nave ospedale St. David (affondata con 57 uomini e 2 infermiere, nonostante fosse ben contrassegnata dalla croce rossa e protetta dalla Convenzione di Ginevra).